I The Sun domenica 30 novembre tornano con “FUOCO DENTRO”, un album in uscita per La Gloria, che è insieme dichiarazione di iden
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02/12/2025 | lorenzotiezzi
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I The Sun sono tornati con “FUOCO DENTRO”, un album in uscita per La Gloria, che è insieme dichiarazione di identità e passo avanti creativo.
Un intreccio armonico di sonorità rock, folk e pop dal respiro internazionale ed elementi radicati nel cantautorato italiano, fatto di ricerca melodica, cura del testo e narrazione personale che si apre alla riflessione collettiva.
Candidato a divenire il disco di riferimento in Italia nel suo genere, “FUOCO DENTRO” è prodotto artisticamente da Damiano Ferrari - già al lavoro recentemente con Cesare Cremonini e Nek - da Maurizio Baggio e da Francesco Lorenzi, leader della band.
In un tempo in cui pare prevalere la logica algoritmica che premia la costruzione a tavolino di contenuti vacui e l'invadenza dell'intelligenza artificiale che si sostituisce al processo creativo, il filo conduttore del disco sono l'umanità e l'uomo con la sua bellezza, la sua costante ricerca di senso e il desiderio di raggiungere un'autentica felicità: storie che parlano di coraggio e di risalite, di fede e gratitudine, di presa di coscienza del proprio vissuto e di profezie personali, di paternità e di cura, di liberazione ed eternità.
“FUOCO DENTRO” è un insieme di canzoni dalla forte personalità sia nella parte musicale che nei contenuti: ogni brano porta con sé una melodia immediata e riconoscibile, tanto che ciascuna traccia potrebbe essere un potenziale singolo. Al contempo, però, ogni canzone è squisitamente connessa all'altra, creando un - ormai raro - effetto armonico d'insieme. La musica e il testo dialogano continuamente: ogni parola trova una controparte sonora che la sostiene e ne amplifica il significato.
Lorenzi & Co. spaziano tra sound decisamente rock, folk e punk - da sempre radice musicale della band -, ad altri più pop, con arrangiamenti che guardano lontano e ritornelli che, con profondità, restano subito impressi nell'ascoltatore, passando anche attraverso brani acustici dagli inattesi sviluppi che aprono a scenari nuovi.
La band affronta il presente con sguardo aperto, luminoso ed empatico, ma anche chirurgicamente critico e dettagliato sia negli aspetti pratici che spirituali, pur scegliendo sempre di comprendere e stare accanto alle persone.
Tra i brani già presentati al pubblico ci sono singoli che hanno segnato l'anteprima di questo viaggio - Senza te non si può fare, Coraggio, La via dell'amore e Tu al mio posto - ma l'album rivela altre grandi sorprese e apre prospettive che accendono la curiosità anche su ciò che verrà.
FUOCO DENTRO è uno slancio che riscalda, una luce che brilla nel buio, come sembra ricordarci la stessa copertina: i brani “Sono vivo grazie a te” e “Mille vite così” accendono un desiderio di vita vera, autentica, attraverso elementi tra loro interconnessi come spiritualità, sentimento, scelte concrete e gesti quotidiani.
La toccante ballata “DeLorean”, insieme alla originale e robusta “Mio padre era un rocker”, riportano immagini di un passato personale che risuonerà nel cuore di molti: tra gioie e dolori, esprimono nel profondo esperienze di relazione che impregnano l'esistenza, diventando bussola per comprendere il presente. Il folk-punk di “Ciò che sarai” espone in dodici ottavi una matura autoconfessione che diventa intimo colloquio con l'ascoltatore sulle “lezioni di vita” apprese dall'autore.
In altre tracce, invece, il disco sposta lo sguardo verso l'esterno: non è più soltanto confessione, ma interrogazione sul mondo. Brani come “Tu al mio posto” e “Prigione tra le dita” scuotono la coscienza e fanno emergere l'urgenza di rimettersi in cammino insieme, smascherando le moderne prigioni che intossicano l'anima e la società. Qui la musica non indora; la parola sferza, invita a una responsabilità collettiva e chiede empatia come pratica quotidiana.
In “Come è semplice l'amore (quando d'amore ce n'è)” e “Dall'invisibile” la tensione si stempera in cura: due canzoni che, mentre catturano con le loro melodie immediate e i ritornelli universali, vanno dritte al cuore dei sentimenti più profondi.
Il finale dell'album, con il modern punk di “A 12 anni”, è una promessa che si fa canto: ciò che è stato diventa alimento che sorregge la speranza. Si chiude con il calore che resta dopo che la fiamma ha già trasformato il paesaggio: non un epilogo, ma l'inizio di un passo in più verso gli altri e verso se stessi.
“FUOCO DENTRO” è un invito a rialzarsi, a scegliere, a non smettere di cercare. È la colonna sonora di chi sente un sole dentro e vuole custodirlo, farlo splendere e donarlo.
Un intreccio armonico di sonorità rock, folk e pop dal respiro internazionale ed elementi radicati nel cantautorato italiano, fatto di ricerca melodica, cura del testo e narrazione personale che si apre alla riflessione collettiva.
Candidato a divenire il disco di riferimento in Italia nel suo genere, “FUOCO DENTRO” è prodotto artisticamente da Damiano Ferrari - già al lavoro recentemente con Cesare Cremonini e Nek - da Maurizio Baggio e da Francesco Lorenzi, leader della band.
In un tempo in cui pare prevalere la logica algoritmica che premia la costruzione a tavolino di contenuti vacui e l'invadenza dell'intelligenza artificiale che si sostituisce al processo creativo, il filo conduttore del disco sono l'umanità e l'uomo con la sua bellezza, la sua costante ricerca di senso e il desiderio di raggiungere un'autentica felicità: storie che parlano di coraggio e di risalite, di fede e gratitudine, di presa di coscienza del proprio vissuto e di profezie personali, di paternità e di cura, di liberazione ed eternità.
“FUOCO DENTRO” è un insieme di canzoni dalla forte personalità sia nella parte musicale che nei contenuti: ogni brano porta con sé una melodia immediata e riconoscibile, tanto che ciascuna traccia potrebbe essere un potenziale singolo. Al contempo, però, ogni canzone è squisitamente connessa all'altra, creando un - ormai raro - effetto armonico d'insieme. La musica e il testo dialogano continuamente: ogni parola trova una controparte sonora che la sostiene e ne amplifica il significato.
Lorenzi & Co. spaziano tra sound decisamente rock, folk e punk - da sempre radice musicale della band -, ad altri più pop, con arrangiamenti che guardano lontano e ritornelli che, con profondità, restano subito impressi nell'ascoltatore, passando anche attraverso brani acustici dagli inattesi sviluppi che aprono a scenari nuovi.
La band affronta il presente con sguardo aperto, luminoso ed empatico, ma anche chirurgicamente critico e dettagliato sia negli aspetti pratici che spirituali, pur scegliendo sempre di comprendere e stare accanto alle persone.
Tra i brani già presentati al pubblico ci sono singoli che hanno segnato l'anteprima di questo viaggio - Senza te non si può fare, Coraggio, La via dell'amore e Tu al mio posto - ma l'album rivela altre grandi sorprese e apre prospettive che accendono la curiosità anche su ciò che verrà.
FUOCO DENTRO è uno slancio che riscalda, una luce che brilla nel buio, come sembra ricordarci la stessa copertina: i brani “Sono vivo grazie a te” e “Mille vite così” accendono un desiderio di vita vera, autentica, attraverso elementi tra loro interconnessi come spiritualità, sentimento, scelte concrete e gesti quotidiani.
La toccante ballata “DeLorean”, insieme alla originale e robusta “Mio padre era un rocker”, riportano immagini di un passato personale che risuonerà nel cuore di molti: tra gioie e dolori, esprimono nel profondo esperienze di relazione che impregnano l'esistenza, diventando bussola per comprendere il presente. Il folk-punk di “Ciò che sarai” espone in dodici ottavi una matura autoconfessione che diventa intimo colloquio con l'ascoltatore sulle “lezioni di vita” apprese dall'autore.
In altre tracce, invece, il disco sposta lo sguardo verso l'esterno: non è più soltanto confessione, ma interrogazione sul mondo. Brani come “Tu al mio posto” e “Prigione tra le dita” scuotono la coscienza e fanno emergere l'urgenza di rimettersi in cammino insieme, smascherando le moderne prigioni che intossicano l'anima e la società. Qui la musica non indora; la parola sferza, invita a una responsabilità collettiva e chiede empatia come pratica quotidiana.
In “Come è semplice l'amore (quando d'amore ce n'è)” e “Dall'invisibile” la tensione si stempera in cura: due canzoni che, mentre catturano con le loro melodie immediate e i ritornelli universali, vanno dritte al cuore dei sentimenti più profondi.
Il finale dell'album, con il modern punk di “A 12 anni”, è una promessa che si fa canto: ciò che è stato diventa alimento che sorregge la speranza. Si chiude con il calore che resta dopo che la fiamma ha già trasformato il paesaggio: non un epilogo, ma l'inizio di un passo in più verso gli altri e verso se stessi.
“FUOCO DENTRO” è un invito a rialzarsi, a scegliere, a non smettere di cercare. È la colonna sonora di chi sente un sole dentro e vuole custodirlo, farlo splendere e donarlo.
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